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  • Prenota da noi il tuo 730/23

    In apertura della nuova campagna fiscale vediamo quali sono le modifiche approvate per il 2022 e quali documenti è necessario portarci per la compilazione. 4 aliquote fiscali - Redditi fino a 15.000 euro – aliquota 23% - Redditi da 15.000 euro e fino a 28.000 euro – aliquota 25% - Redditi da 28.000 euro e fino a 50.000 euro – aliquota 35% - Redditi oltre 50.000 euro – aliquota 43% Detrazioni per lavoro dipendente e pensione La detrazione massima di euro 1.880,00 è attribuita a coloro con redditi fino a 15.000 euro con incremento di 65,00 euro se il reddito complessivo sta tra 25.000 euro e 35.000 euro La detrazione massima per i pensionati di euro 1.955,00 è attribuita a coloro con redditi fino a 8.500 euro con incremento di 50,00 euro se il reddito complessivo sta tra 25.000 euro e 29.000 euro La detrazione per altri redditi di euro 1.265,00 è attribuita a coloro con redditi fino a 5.500 euro con incremento di 50,00 euro se il reddito complessivo sta tra 11.000 euro e 17.000 euro Per i figli per i quali si percepisce Assegno Unico Universale (figlio di età fino a 21 anni) non sono più riconosciute le detrazioni nel 730 e nemmeno nella busta paga. Restano invece valide le detrazioni del 19% sulle spese sostenute dai genitori per i figli a carico (scuola, spese mediche, sport, ecc.) Scadenza per la presentazione del 730 Il termine ultimo per la presentazione del modello 730 rimane il 30 settembre 2023 (che slitta a lunedì 2 ottobre). Documentazione utile L’elenco dei documenti utili è scaricabile al LINK Prenota da noi il tuo modello 730 – anche on line senza muoverti da casa - Direttamente allo sportello al numero T. 0113496784 - On line a questo LINK - Tramite WhatsApp al numero 3453417970

  • MIA – Misura di Inclusione Attiva

    È in lavorazione la nuova misura di sostegno al reddito MIA che dovrà sostituire il Reddito di Cittadinanza nei prossimi mesi. Ovviamente non sarà speculare al RDC ma ci saranno delle variazioni nell’importo, nella durata e nella platea di percettori. Iniziamo a trattare alcuni punti previsti dalla bozza del provvedimento: - Alla misura potranno accedere coloro che in possesso di ISEE non superiore a euro 7.200 in ribasso quindi rispetto all’attuale RDC che prevede un limite massimo di euro 9.360 - L’importo sarà differenziato tra i nuclei familiari che possono lavorare rispetto a quelli non occupabili. Per i primi l’importo del sostegno partirà da euro 500,00 per i singoli mentre per gli occupabili l’importo partirà da euro 375,00 - Varierà anche la durata del beneficio rispetto all’attuale RDC. Infatti per i non occupabili la durata sarà di 18 mesi rinnovabili, mentre per i soggetti non occupabili sarà di 12 mesi L’attuale RDC potrà essere richiesto fino al 31 agosto di quest’anno e comunque non dovrebbe più essere erogato, in ogni caso, dal 2024. Mia dovrebbe quindi entrare a regime appunto da inizio 2024. La misura dovrebbe essere condizionata alla dimostrazione dello stato di necessità economica e all’adesione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

  • Tregua Fiscale 2023 Rottamazione

    Come funzionerà la nuova Rottamazione delle cartelle esattoriali prevista dalla Tregua Fiscale della recente Legge di Bilancio (Legge 29/12/2022 n.197). Innanzitutto rientreranno nell’agevolazione i ruoli presi in carico da Agenzia Entrate Riscossioni nel periodo tra il 1 gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, anche se già inclusi in altre agevolazioni oppure già in fase di rateizzazione. Sarà possibile pagare in forma agevolata in unica rata o fino a 18 rate trimestrali (5 anni) eventualmente così cadenziate: - Prime 2 rate (10% del totale): 31 luglio 2023 – 30 novembre 2023 - Successive 16 rate: 28/02/2024 – 31/05/2024 – 31/07/2024 – 30/11/2024 Saranno esclusi dal pagamento delle rate le somme prima dovute per interessi, sanzioni, more e aggio dell’Agenzia di riscossione. Nella Nuova Rottamazione 2023 dovrebbero rientrare tutti i debiti tributari e fiscali ad esclusione di: aiuti di Stato considerati illegittimi dalla UE, debiti per sanzioni della Corte dei Conti, debiti conseguenti a condanne penali, debiti su fondi provenienti dalla UE. Per ottenere la Nuova Rottamazione 2023 occorre presentare apposita domanda, non si ottiene quindi automaticamente. La scadenza per la presentazione delle domande dovrebbe intendersi per il 30 aprile 2023 e L’Agenzia dovrebbe comunicare i relativi esiti entro il 30 giugno 2023. Stralcio delle Cartelle fino a 1.000 euro Saranno stralciate (cancellate) a modi condono le cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro in gestione alla società di riscossione dal 1 gennaio 2000 e fino al 31 dicembre 2015. Le somme che rientrano nello stralcio sono quelle derivanti da debiti verso Fisco, Amministrazione pubblica centrale e contributi previdenziali pubblici. Non sono stralciabili, se non per interessi e more, i debiti verso le Amministrazioni locali (esempio multe dal Codice della Strada ecc.). Lo stralcio sarà completato entro il 31 marzo 2023 in via automatica e non occorrerà presentare alcuna domanda. Per saperne di più contattaci all’indirizzo: info@atub.it

  • Auguri di Buone Feste

    Con l'occasione di augurare Buon Natele e Felice Anno Nuovo a tutti i nostri associati comunichiamo gli orari dello sportello nel periodo festivo. Nei giorni dal 27 dicembre al 30 dicembre: dalle ore 9.30 alle ore 13.30 Dal giorno 2 gennaio al giorno 5 gennaio: chiuso Riapertura dal giorno 9 gennaio con orario solito: dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00

  • ISEE 2023 per Assegno Unico

    L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è il principale strumento per accedere alla maggior parte dei BONUS e delle prestazioni sociali agevolate. È la fotografia della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare, dove per nucleo familiare si intende il gruppo di persone che ha medesima residenza e vincolo di parentela, oppure stessa residenza e scelta di appartenere ad un unico nucleo familiare (esempio coppia convivente). L’ISEE misura il livello economico complessivo del nucleo familiare, spalmando nel calcolo valori attivi (redditi, valori monetari, patrimonio immobiliare ecc.) e considerando anche valori passivi (spese, carichi familiari, invalidità ecc.). Si può richiedere in qualunque momento dell’anno, ha validità 12 mesi e scade sempre al 31 dicembre di ogni anno. Tutti coloro che sono beneficiari di prestazioni agevolate (Reddito di Cittadinanza, Assegno unico Universale, ecc.) devono presentare l'ISEE 2023 dal mese di gennaio per vedersi confermate le prestazioni in corso senza sospensioni. Nello specifico i beneficiari di REDDITO o PENSIONE di CITTADINANZA devono richiedere l’ISEE entro gennaio per ricevere regolarmente i pagamenti da febbraio, in caso contrario il beneficio verrà sospeso fino a presentazione dell’ISEE. Anche le famiglie che ricevono l’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE devono presentare ISEE 2023 per il mantenimento del beneficio, ma hanno tempo fino a febbraio. Nella pagina dedicata nel nostro sito è possibile verificare quale documentazione serve per presentare ISEE 2023 ed è possibile richiederlo fissando un appuntamento allo sportello od anche on line, direttamente da casa. Per saperne di più contattaci all’indirizzo: info@atub.it

  • Tribunale di Napoli e Ammortamento alla francese

    La Sentenza del Tribunale di Napoli del 15 novembre 2022 è un altro esempio di giudizio favorevole alla tesi dell’illegittimità dell’ammortamento alla francese nei mutui, si badi bene, non in assoluto, ma per quanto riguarda la modalità di calcolo degli interessi utilizzando la formula di capitalizzazione composta senza farne descrizione nel contratto. Nel caso specifico il cliente della banca, che aveva contratto un mutuo nel 2006, chiedeva al Tribunale di ricalcolare il piano di ammortamento del finanziamento per intervenuto anatocismo, a causa dell’applicazione proprio dell’ammortamento alla francese. Il Giudice, coadiuvato dalla relazione tecnica del CTU, si esprime in senso favorevole. Non considera irregolare l’ammortamento a causa dell’anatocismo, ma a causa della mancata indicazione nel contratto delle modalità di calcolo degli interessi, in violazione di quanto previsto dall’art. 117 TUB c.4. che infatti prevede che “i contratti indicano il tasso di interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi, per i contratti di credito, gli eventuali oneri in caso di mora”. Il Giudice ha ritenuto il contratto privo dell’indicazione di queste modalità di calcolo (si cita l’ammortamento alla francese senza indicare che la capitalizzazione degli interessi è quella composta) ed ha applicato la sanzione derivante, condannando la banca a riformulare il piano di ammortamento utilizzando la formula degli interessi semplici anziché composta, più favorevole al cliente. Per saperne di più contattaci all’indirizzo: info@atub.it

  • Sovraindebitamento caso tipico del consumatore

    Quello che raccontiamo è un caso realmente accaduto che rappresenta la tipica situazione in cui è applicabile con successo la Legge sul Sovraindebitamento, ora denominata Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, soprattutto la misura chiamata Piano del Consumatore. Ricordiamo semplificando che accede a questa misura chi, in stato di sovraindebitamento, ha contratto i debiti per ragioni di normale consumo personale e non quindi in seguito ad attività autonoma o imprenditoriale. Nello specifico parliamo di un consumatore, ora lavoratore dipendente che, causa un periodo di difficoltà lavorative, vede il suo reddito scendere. Allo stesso tempo deve far fronte a spese improvvise che aggravano la sua condizione. Accede allora ai primi finanziamenti che però prevedono rate sempre più difficili da sostenere. Accende allora altri finanziamenti per chiudere quelli precedenti ed entra così in una fase di involuzione costante. Il cliente, che lavora regolarmente ed è convinto di voler chiudere definitivamente tutti i propri debiti, a tal fine fa domanda per avvalersi della Legge sul Sovraindebitamento. La sua situazione debitoria complessiva si aggira intorno ai 75.000 euro. Il suo reddito mensile ammonta a circa 1.600 euro e le spese mensili necessarie al normale sostentamento della sua famiglia sono state ragionevolmente quantificate in 1.100 euro. Il Giudice (Tribunale di Genova), su proposta di Piano del Consumatore approvato dall’OCC, omologa al termine del procedimento un pagamento dei debiti attraverso un’unica rata mensile da euro 450,00 per la durata di 5 anni. Quindi il cliente restituisce circa 27.000 euro invece che i 75.000 complessivamente dovuti. Gli vengono quindi stralciati 48.000 euro (quasi il 65% del totale), potendo quindi godere dell’esdebitazione, cioè la possibilità di vedersi cancellata appunto questa parte di debiti non pagata, oltre all’interruzione di ogni pignoramento e prelievo eventualmente in corso. Per saperne di più contattaci all’indirizzo: info@atub.it

  • Sovraindebitamento e mutuo ipotecario

    Nel caso specifico il consumatore indebitato presenta domanda al Tribunale (Parma) per risolvere la Crisi da Sovraindebitamento utilizzando le procedure del nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza. L'aspetto interessante della vicenda sta nel fatto che il Giudice abbia accettato l'inclusione nel piano di rientro proposto dal debitore di tutti i debiti in essere tranne quello relativo al mutuo ipotecario per la casa di abitazione. Nel passivo totale infatti non è stato ricompreso il mutuo ipotecario, fino ad allora regolare nei pagamenti delle rate, che è stato "lasciato fuori" dalla procedura di sovraindebitamento, in modo che il debitore possa continuare a pagarne le rate regolarmente secondo il piano di ammortamento originario. La possibilità è stata concessa dal Giudice in sede di omologa a fronte dell'impegno di una terza persona a garanzia del rientro nei pagamenti. Per saperne di più contattaci all'indirizzo: info@atub.it

  • Bonus Teleriscaldamento

    È uno sconto applicato direttamente in bolletta da parte di Iren per fronteggiare i rincari della materia prima. Chi sono i beneficiari Possono richiedere il bonus i clienti domestici che usufruiscono del servizio di teleriscaldamento e con residenza nei Comuni di Torino, Beinasco, Collegno, Genova, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rivoli. Il contratto può essere sia individuale che centralizzato. È indispensabile che il nucleo familiare richiedente disponga di ISEE 2022 di valore non superiore a 25.000 euro. A quanto ammonta il bonus Lo sconto è concesso una tantum su due soglie a seconda del numero di componenti del nucleo familiare richiedente: - Fino a 4 componenti il bonus ammonta a euro 536,00 - Oltre 4 componenti il bonus ammonta a euro 747,00 Lo sconto sarà concesso a coloro che utilizzano l’utenza nel periodo da ottobre 2022 a aprile 2023 e dovrebbe essere corrisposto il trimestre successivo la presentazione della domanda. Come presentare domanda Per ricevere assistenza alla presentazione della domanda occorre essere in possesso di: ISEE 2022, Spid, e una bolletta dell’utenza interessata. Le domande possono essere presentate entro e non oltre il 31/01/2023. Per saperne di più e per assistenza alla presentazione delle domande contattaci all’indirizzo: info@atub.it

  • Prescrizione Buoni Fruttiferi Postali

    Come già introdotto all'interno di un nostro precedente articolo, anche in questa occasione si tratta di Buoni Fruttiferi Postali. O meglio si tratta del cliente che si reca allo sportello postale per incassare un titolo da lui sottoscritto vedendosi negare tale diritto con la motivazione dell'intervenuta prescrizione del titolo. L'Antitrust ha sanzionato Poste Italiane per questo motivo soprattutto per la mancanza di trasparenza nell'emissione di questi titoli. Per fare chiarezza è vero che i Buoni Postali si prescrivono, e quindi non possono essere più incassati dal cliente, dopo 10 anni dalla loro scadenza. E' anche vero però che Poste Italiane deve rispettare le regole della Trasparenza e mettere il cliente in condizione di conoscere quelle che sono le caratteristiche del titolo, e tra queste la data di scadenza. Nei casi citati Poste non aveva rilasciato alcun Foglio Informativo e non aveva apposto alcun timbro con la data di scadenza sul Buono, quindi il cliente non poteva conoscere tale data ed interrompere la prescrizione. Inoltre Poste, adottando un comportamento quantomeno poco trasparente, ha omesso di avvisare i clienti sottoscrittori di quei Buoni "senza timbro" dell'imminente rischio prescrizione. Quindi per il cliente che si trovasse in un caso analogo si aprirebbe la possibilità di chiedere comunque l'incasso del titolo, nonostante il primo rifiuto dello sportello postale. Per maggiori informazioni e assistenza ai reclami contattaci all'indirizzo: info@atub.it

  • Proroga Saldo e Stralcio della Pace Fiscale

    La Legge di Bilancio di fine anno conterrà molto probabilmente una nuova Pace Fiscale i cui contenuti sono ancora da definire. Nel frattempo sono stati prorogati Saldo e Stralcio e Rottamazione Ter per i beneficiari ammessi all’agevolazione, che però non erano riusciti a pagare alcune rate nel periodo Covid. Chi avesse interrotto i pagamenti può rientrare nell’agevolazione con il saldo fino al 30 novembre 2022, ed in questo caso saranno sospese tutte le procedure esecutive eventualmente avviate dall’Agenzia Entrate Riscossione in seguito all’interruzione dei pagamenti delle Pace Fiscale. Le somme nel frattempo pagate per queste cartelle non verranno rimborsate. Nel caso di mancato pagamento del saldo dovuto anche in seguito a questo ulteriore allungamento dei termini, le eventuali procedure esecutive intraprese dall’Agenzia verranno riprese.

  • Sovraindebitamento, novità pratiche

    La pagina del nostro sito dedicata alle problematiche da sovraindebitamento è stata appena aggiornata e rinnovata. Troverai la Guida pratica alle procedure del nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza ed il contenuto della nostra assistenza. Per saperne di più e per richiedere una valutazione preliminare è possibile contattarci all'indirizzo: info@atub.it

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