Gli aiuti economici rivolti a favorire le famiglie nell’anno 2018 sono numerosi. Particolare attenzione è rivolta alle famiglie con figli a carico e con figli piccoli. Tra i principali aiuti economici per le famiglie, infatti, grande importanza assume sicuramente il Bonus Asilo Nido, il Bonus Bebè, il Bonus Mamme domani. I genitori che hanno figli all’Università, invece, potranno usufruire del cosiddetto bonus per studenti universitari fuori sede. Molta importanza, inoltre, assumono le detrazioni per abbonamenti di autobus e altri mezzi pubblici. Da non dimenticare, inoltre, tutti i bonus, le agevolazioni e le detrazioni previste per i lavori in casa e per l’acquisto di nuovi elettrodomestici. Quanto alle famiglie con minori possibilità economiche ricordiamo il Reddito di Inclusione. Molto richieste sono anche le agevolazioni per pagare meno le bollette della luce, dell’acqua e del gas. Di seguito illustriamo una breve guida in merito ai principali bonus famiglia 2018 e alle più importanti agevolazioni, detrazioni, misure ed aiuti economici previsti per la famiglia, per i figli e per i lavori in casa.
Bonus figli a carico 2018: cos’è e come funziona. Il bonus figli a carico 2018 consiste in una detrazione di spesa che si potrà far valere con la presentazione della dichiarazione dei redditi. La detrazione vale per ogni figlio considerato fiscalmente a carico dei genitori.
Bonus figli a carico 2018: nuova soglia di reddito. Con la legge di bilancio 2018 sale la soglia di reddito da 2.840,51 euro a 4.000,00 euro affinché il figlio possa essere considerato fiscalmente a carico e, dunque, affinché si possano far valere le detrazioni per i figli a carico. L’innalzamento della soglia trova applicazione esclusivamente per i figli di età non superiore a 24 anni. Al contrario, per il figlio con età superiore ai 24 anni, la soglia resta invece di 2.840,51 euro. Con la nuova legge di bilancio 2018, dunque, un figlio si intende a carico fin quando il suo reddito annuo non supera i 2.840,51 euro. Dal 2019 l’importo del reddito annuo sarà aumentato a 4mila euro per i figli con età non superiore a 24 anni. Nel caso in cui il figlio a carico dovesse superare i redditi indicati, il lavoratore beneficiario della detrazione dovrà versare il conguaglio.
Bonus figli a carico 2018: a chi spetta la detrazione? Di norma, la detrazione spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50% ciascuno, salvo un eventuale accordo che preveda la detrazione al 100% in favore del genitore col maggior reddito. Se invece un genitore è a carico dell’altro, la detrazione spetta nella misura del 100% a quest’ultimo. Nei casi di genitori separati o divorziati le detrazioni spettano al 100% al genitore affidatario; sono, invece, ripartite al 50% tra i genitori in caso di affidamento congiunto. Nel caso di genitori non sposati, si applicano le regole previste per i genitori separati in presenza di un provvedimento per l’affidamento dei figli, mentre in mancanza di questo si applica quanto previsto per i genitori coniugati.
Bonus figli a carico 2018: gli importi La legge di bilancio 2018 ha lasciato invariati sia l’importo sia le modalità di calcolo della detrazione. La misura della detrazione però non è fissa, ma varia in base ai seguenti fattori:
ammontare del reddito del genitore
età del figlio (inferiore o meno di 3 anni)
figli con handicap
numero dei figli (superiore o meno a 3)
I genitori che beneficiano della detrazione per figli a carico 2018 hanno diritto ai seguenti importi:
da 800 a 950 euro, per ogni figlio dai tre anni in su;
da 900 a 1.220 euro, per ogni figlio sotto i tre anni;
da 220 a 400 euro, l’importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap
Bonus figli a carico 2018: come si calcola la detrazione? Come detto, le detrazioni figli a carico, consentono a chi presenta la dichiarazione dei redditi, di poter detrarre le spese che il contribuente ha sostenuto nel corso dell’anno precedente per i figli maggiorenni e minorenni e per i figli portatori di handicap. Per il calcolo della soglia massima di reddito per i familiari a carico vanno considerati solo i redditi che concorrono alla formazione del reddito complessivo Irpef, compresi i redditi dei fabbricati.
Bonus nido 2018, bonus mamme domani e bonus bebè. Ai figli nati o adottati dal 1° gennaio 2016 spettano importanti agevolazioni economiche per il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati. Sono, inoltre, previsti dei contributi in favore dei bambini che necessitano di assistenza domiciliare. Si tratta del cosiddetto Bonus asilo nido. Ed infatti, nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, la legge ha disposto che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo mille euro, per il pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati. Sono previste, inoltre, forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da patologie croniche. Il bonus richiesto, sia che si tratti del bonus asilo nido, sia che si tratti del bonus per forme di supporto presso la propria abitazione, è corrisposto direttamente dall’Inps su domanda del genitore.
Bonus asilo nido 2018: come funziona. Il bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo di mille euro su 11 mensilità, per un contributo massimo di 90,91 euro per ogni retta mensile pagata e documentata. Il contributo mensile erogato dall’Inps non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta. Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene erogato dall’Istituto a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra che attesti per l’intero anno di riferimento «l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica». In questo caso l’Inps eroga il bonus di mille euro in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente.
Bonus mamme domani e bonus bebè 2018. E’ un premio nascita di 800 euro corrisposto a domanda della madre interessata dal settimo mese di gravidanza o per ogni figlio nato, adottato o affidato nell’anno in corso. Può quindi essere richiesto, anche nel caso di più figli nati nello stesso parto, senza graduatoria Inps e senza presentare il modello ISEE 2018.
Bonus studenti universitari fuori sede. Chi ha un figlio o una figlia che frequenta l’università, infatti, potrà giovarsi del bonus per gli studenti universitari fuori sede. Quando un figlio “parte” per l’Università, una delle spese maggiori che i genitori dovranno sostenere per mantenerlo agli studi riguarda l’affitto della casa. Proprio per questo motivo, è stato previsto il bonus per gli studenti universitari fuori sede. Per ottenere il bonus è necessario che il Comune in cui si trova l’Università sia diverso da quello di residenza e si trovi, inoltre, ad una determinata distanza dal luogo di residenza.
Detrazioni per l’abbonamento ai mezzi pubblici. La legge di bilancio 2018 ha, inoltre, reintrodotto le detrazioni per l’abbonamento ai mezzi pubblici, quali bus e metro, con possibilità di agevolazioni anche per i datori di lavoro di dipendenti pendolari. La detrazione per le famiglie sarà pari al 19% per un importo di spesa massima di 250 euro l’anno.
Tutti i bonus per la casa 2018. Nel 2018 sono molteplici le agevolazioni previste per chi voglia ristrutturare casa o procedere nell’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Ancora è introdotto il nuovo bonus verde e giardini, per chi voglia risparmiare sul verde privato in giardino, sul balcone ed anche in condominio.
Reddito di inclusione e risparmio sulle bollette. Vedere nostro articolo news del 16 gennaio 2018 www.atub.it/rei-reddito-di-inclusione
Come pagare meno le bollette di acqua, luce e gas. Per risparmiare sulle utenze domestiche, invece, fondamentali si rivelano:
Il Bonus luce 2018, per risparmiare sulle bollette della luce
Il Bonus gas 2018, per risparmiare sulle bollette del gas
Il Bonus acqua 2018, per risparmiare sulle bollette dell’acqua
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