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Pace Fiscale ultime anticipazioni

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Pace Fiscale: ultime anticipazioni












Il nuovo provvedimento dovrebbe riguardare i debiti con il fisco fino a 500 mila euro, e consentirà di sanare non solo le cartelle esattoriali ma anche pendenze che sono già in giudizio. Questo secondo le ultime anticipazioni, da confermare ed integrare dopo la presentazione della manovra finanziaria per il 2019. Non è ancora chiaro se tale limite possa riferirsi alla posizione debitoria complessiva o se verrà posto anche alla singola cartella o infrazione.

In linea di principio il Governo ha sottolineato che la Pace Fiscale non deve essere rivolta ai grandi evasori, ma a coloro che non sono riusciti a pagare le tasse per situazioni di difficoltà.Per quanto riguarda le aliquote, si è parlato di una possibilità di sanatoria pagando il 10% o il 15% del dovuto, oppure dell’applicazione di tre diverse aliquote (6%, 15% e 25%), in base all’entità della somma non pagata. E’ sicuro che la pace fiscale riguarderà i debiti con il fisco e con ogni probabilità anche le infrazioni al codice della strada. Non è chiaro se saranno comprese altre tasse comunali, come ad esempio la TARI o l’IMU, mentre sembra certa l’esclusione dei debiti IVA. Resta l’incertezza sulle pendenze INPS (che sembrano anch’esse destinate ad essere escluse).

Un altro elemento da valutare riguarda il rapporto con le misure di rottamazione degli ultimi anni: cosa succede ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione, stanno ancora pagando le rate, ma preferirebbero aderire alla pace fiscale (che sarà più conveniente)? Dal punto di vista del gettito, converrebbe escluderli, per evitare che alle maggiori entrate della pace fiscale corrisponda una perdita invece di quelle attese in base alle adesioni alla rottamazione. Bisogna vedere in che modo questa esigenza verrà coniugata con ragioni di equità (anche se la natura stessa delle sanatorie fiscali è poco equa, perché penalizzano i contribuenti che hanno sempre pagato le tasse).

Le risposte arriveranno nelle prossime settimane, con al presentazione della manovra per il 2019 (attesa entro metà ottobre), e del decreto fiscale collegato, provvedimento nel quale confluirà la pace fiscale.

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