Caso di successo su reclamo bolletta della luce
- Atub Associazione Consumatori
- 23 apr
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IL CASO
Il caso di successo su reclamo bolletta della luce riguarda una nostra assistita che era cliente di un importante gestore a livello nazionale per la fornitura di energia elettrica domestica.
La nostra riceve una chiamata telefonica nella quale le viene offerta una tariffa di favore per l’energia elettrica. Quando la cliente risponde che lei è già servita da altro operatore l’interlocutore si spaccia per operatore proprio di quel gestore offrendole la possibilità, a tariffe agevolate, di unire i servizi luce e gas sempre con lo stesso, unico, operatore. Ed allora la cliente accetta.
Di seguito, ben oltre i 14 giorni nei quali la stessa avrebbe avuto la possibilità di azionare il diritto di recesso accorgendosi del raggiro, riceve il contratto in forma cartacea ma ovviamente non riconosce il fornitore. La circostanza è ancor più rafforzata quando la stessa riceve una chiamata, questa volta si dal suo reale fornitore, nella quale le viene chiesto il motivo del passaggio ad altro fornitore e contestualmente le viene offerta la possibilità del rientro.
LA SOLUZIONE
La cliente allora chiede il nostro intervento. Richiediamo all'operatore illegittimamente subentrato nel rapporto spiegazioni e documentazione delle modalità di acquisizione del cliente, rappresentandogli il caso, immaginando che responsabile dell'accaduto potrebbe essere il procacciatore telefonico aggressivo piuttosto che l'operatore. Quest'ultimo, da verifiche effettuate, e sulla base di quanto previsto dal Codice del Consumo, decide di:
considerare anomale le modalità di acquisizione della cliente e quindi nullo il contratto
annullare tutte le fatture emesse nel frattempo relativamente al rapporto azzerando il debito della nostra assistita

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